La Casa delle Farfalle

Unità Operativa Centro Disturbi Alimentari

Cosa sono i disturbi del comportamento alimentare

I Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) si configurano, oggi, come un problema sociosanitario specifico e particolare che negli ultimi anni ha registrato un progressivo incremento: l'epidemiologia conferma l'aumento dell'incidenza di anoressia e bulimia nella popolazione; ma è soprattutto evidente l'aumento della richiesta di cura.

L'incidenza (nuovi casi) di anoressia e bulimia, nella popolazione a rischio (identificabile con quella femminile compresa tra i 14 e i 25 anni), è stimabile nel suo complesso attorno a 20\100.000 persone ogni anno cui si devono aggiungere altrettanti casi non ancora clinicamente rilevabili.

La prevalenza puntuale (casi presenti in un dato momento) è dell'1.5% sempre per anoressia e bulimia tra le giovani donne.

Questi dati epidemiologici consentono di affermare che in Italia vi sono almeno 65.000 persone di età compresa tra i 12 ed i 25 anni ammalate di anoressia o bulimia nervosa. in Veneto tale numero ammonta a circa 5000 persone.

Il dato più significativo resta, però, la sempre più precoce insorgenza di tali patologie tanto che è tutt’altro che raro un esordio in età pre puberale o nella adolescenza precoce.

I DCA sono più frequenti nel sesso femminile e insorgono prevalentemente nell'età adolescenziale e nella prima età adulta; l'eziologia non è ancora del tutto chiarita, ma è determinata da una complessa interazione di fattori genetici e ambientali; presentano frequenti e importanti complicanze mediche e un'elevata comorbilità psichiatrica. L'anoressia nervosa è il disturbo psichiatrico con la più alta mortalità (10-20%). Il trattamento richiede una collaborazione continuativa tra gli specialisti di area psichiatrica e psicologica e gli specialisti di area medica.

I disturbi del comportamento alimentare sono caratterizzati da un persistente disturbo della alimentazione o dei comportamenti ad essa correlati che determinano un alterato consumo e\o assorbimento del cibo, danneggiando significativamente la salute fisica o il funzionamento psicosociale.

Le anomalie del comportamento alimentare e della conseguente alterazione del peso corporeo sono conseguenti a pensieri disfunzionali ed anomali relativi al cibo, alle sue proprietà ed ai suoi effetti sul corpo. Spesso sono presenti disturbi della percezione e della rappresentazione del proprio corpo. I quadri clinici dei DCA si collocano in aree di interesse e di intervento psichiatrico e internistico nutrizionale.

Le condotte tipicamente associate ai DCA sono la introduzione di una quantità di cibo insufficiente o la riduzione inadeguata dell'introito, il digiuno, la presenza di crisi bulimiche (caratterizzate dalla rapida assunzione di quantità ingenti di cibo accompagnata dalla sensazione di perdita di controllo del comportamento alimentare), la presenza di una attività fisica eccessiva o inadeguata rispetto al peso ed alle condizioni fisiche, l'utilizzo di vomito e farmaci per controllare il peso corporeo.

La presenza di un comportamento tra quelli sopra elencati è suggestivo della presenza di un DCA ma non è un criterio sufficiente per porre una diagnosi; allo stesso modo la presenza di condotte apparentemente sfumate non basta ad escludere la presenza di un DCA impegnativo.

Nel corso del 2014 è stata presentata la nuova classificazione dei DCA nella 5° edizione del DSM (Diagnostic and statistic manual of mental disorders) che definisce per la prima volta la categoria dei Feeding and eating disorders (disturbi della alimentazione e della nutrizione).


I Disturbi del Comportamento Alimentare attualmente codificati sono:

L'esito dei DCA

EQUILIBRIO

Provate ad immaginare come ci si sente quando dopo una lunga e faticosa camminata si arriva finalmente in cima.

Dinnanzi si apre un paesaggio meraviglioso, quasi fragile tanto bello appare.

Ecco...il sentiero verso il benessere è proprio così ...insidioso, pieno di difficoltà ma il mondo che si apre dinnanzi a te è magnifico...riscopri colori, sapori ed emozioni che pensavi d´aver ormai dimenticato per sempre.

Un nuovo sentiero attende di essere percorso: non sempre facile e tanto meno in discesa, il pericolo di cadere è sempre presente ma vale la pena rischiare!

"Ti hanno dato un´ altra opportunità per continuare la tua vita perché non era finita... si era solo fermata...era un passaggio che andava fatto per stare bene. Lascia stare il passato... e ora fai tutto quello che avresti voluto fare..."

L'Anoressia Nervosa è una malattia dal decorso tipicamente lungo ed insidioso. Non è raro avere dei periodi di maggior benessere seguiti da altri nei quali le condizioni psicofisiche peggiorano. In alcune situazione, fortunatamente, la malattia ha invece un decorso rapido e benigno, risolvendosi in pochi mesi.

La guarigione completa si ottiene, a distanza di anni dall'esordio, in circa la metà dei casi. Anche le persone tecnicamente guarite dalla A.N. possono mantenere una anomala attenzione per il cibo ed il proprio corpo. Una ragguardevole percentuale di persone migliora ma non guarisce del tutto mentre circa il 20% delle persone sviluppa un disturbo cronico o di lunghissima durata.

Alcune persone, dopo una prima fase di anoressia nervosa sviluppano un diverso DCA, spesso di tipo bulimico o con le caratteristiche del disturbo da alimentazione incontrollata.

La mortalità per suicidio o complicanze mediche è molto variabile nei diversi studi scientifici con una media che si aggira sul 10% dei casi. Si tratta per lo più di morti dovute a suicidio o complicanze mediche.


La Bulimia Nervosa ha un andamento clinico caratterizzato tipicamente da periodi di crisi seguiti da altri, talvolta lunghi, di miglioramento. Il 50% delle persone affette si presenta guarita a 5 anni dall'esordio della malattia mentre il rimanente 50% raggiunge una guarigione parziale o sviluppa un disturbo cronico.

Come per la anoressia nervosa, una discreta quota di persone sviluppa nella vita un altro DCA, raramente di tipo anoressico ma più frequentemente un disturbo da alimentazione incontrollata.

La mortalità della bulimia nervosa non è elevata ma complicanze mediche, anche croniche e gravi, possono facilmente presentarsi. Decisamente frequenti sono invece le condotte autolesive che possono proseguire anche dopo la guarigione del DCA.


Il Disturbo da Alimentazione Incontrollata (DAI) è un disturbo recentemente inserito nelle categorie diagnostiche per cui non si hanno dato consolidati relativi alla sua evoluzione clinica.

Va tenuto in considerazione che il DAI è concausa di molte situazioni di grave obesità e, quindi, delle complicanze metaboliche e di altro genere che ne conseguono. Inoltre una percentuale rilevante di grandi obesi che richiedono il trattamento chirurgico della obesità soffre di questo disturbo.

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